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FAQ – Sul percorso comune di Senso Comune e Patria e Costituzione

6 Maggio 2019

Care comunarde, cari comunardi,

in seguito all’annuncio sui nostri media dell’avvio del tesseramento per l’associazione Patria e Costituzione in molti di voi ci hanno fatto pervenire domande, richieste di chiarificazione, dubbi, perplessità. In questi mesi il direttivo di Senso Comune ha fatto il possibile per tenere informati i soci circa il percorso che abbiamo intrapreso, e da ultimo il Presidente Samuele Mazzolini ha reso pubblico un comunicato in cui si illustravano i termini dell’accordo raggiunto. Tuttavia abbiamo ritenuto utile approntare queste FAQ per fornirvi ulteriori delucidazioni. Per qualsiasi domanda o dubbio rimasti inevasi potete comunque rivolgervi a noi sui nostri social, ai vostri rappresentanti locali o mediante la nostra casella di posta elettronica info@senso-comune.it

1) Perché si è intrapreso il percorso di collaborazione tra Senso Comune e PEC?

Senso Comune ha svolto fino ad ora un’opera di formazione politica e di agitazione culturale di notevole importanza ed impatto, sia a livello locale, sia sul territorio nazionale, sia nella collaborazione con altre forze analoghe a livello europeo. Tuttavia fin dalla nascita Senso Comune non ha mai nascosto di avere ambizioni più direttamente politiche. Su questo terreno si è verificata una importante convergenza con l’associazione Patria e Costituzione, portatrice di istanze ideologiche in gran parte collimanti con le nostre per come erano state espresse nel nostro manifesto fondativo. Tra SC e PEC si è intravisto dunque la possibilità di un percorso comune che potrebbe condurre a superare le rispettive debolezze e configurare la nascita di un soggetto politico che ci permetta di “tornare a votare con entusiasmo”.

2) Senso Comune e Patria e Costituzione stanno dando vita ad un partito?

L’orizzonte è quello della costruzione del Partito. Ma non siamo interessati all’ennesimo esperimento che raccoglie l’1% (vedi FAQ 11). A seconda dei riscontri che otterremo in questi mesi prenderemo tutti insieme una decisione.

3) Quali sono le tappe di questo percorso?

Dopo la formazione di un esecutivo provvisorio comune, abbiamo immaginato 4 tappe: 1) l’avvio di campagne tematiche che permettano di radicare nel paese il nascente progetto politico; 2) l’organizzazione di una scuola di formazione congiunta che si terrà a Frattocchie il 6-8 settembre p.v. 3) la celebrazione di una eventuale assemblea costitutiva o subito dopo la scuola o nel corso dell’autunno, a seconda dell’evoluzione del quadro politico; 4) l’individuazione di un nuovo nome ed un nuovo simbolo per il soggetto politico nascente.

4) Chi sono i comunardi impegnati nell’esecutivo congiunto?

Samuele Mazzolini, con delega all’organizzazione della scuola estiva; Paolo Gerbaudo, con delega alla comunicazione e alla forma partito; Tommaso Nencioni con delega all’elaborazione del discorso politico e al coordinamento dell’attività politica. Più in generale, PEC ha riconosciuto a tutti noi comunardi una grande capacità di rinnovamento e di iniziativa politica, un riconoscimento che troverà adeguata rispondenza nell’impronta ideologica, organizzativa e comunicativa del nuovo soggetto politico.

5) Senso Comune si scioglie?

No. Senso Comune continua la sua attività di formazione (non a caso a Samuele Mazzolini è stata attribuito il compito di organizzare la scuola estiva) e di diffusione della cultura politica così come era stata tracciata nel manifesto fondativo. Rimane attiva la nostra rivista www.senso-comune.it e rimangono attivi gli organi statutari della nostra associazione con le caratteristiche di sempre.

6) Gli iscritti a Senso Comune sono automaticamente iscritti a PEC e poi al nuovo soggetto politico?

No. L’iscrizione a PEC e al nuovo soggetto politico saranno su base individuale e volontaria. Tuttavia, considerato l’imprinting comunardo della nascente formazione, gli iscritti a Senso Comune sono caldamente invitati a unirsi in questa nuova avventura.

7) All’inizio del percorso aveva partecipato anche l’associazione “Rinascita per un’Italia sovrana e socialista”. I componenti di Rinascita sono stati esclusi dal percorso di formazione del nuovo soggetto?

No. I dirigenti di Senso Comune e di PEC hanno valutato che fosse preferibile la formazione di un gruppo dirigente unitario agile e che non risultasse dalla sommatoria meccanica dei tre gruppi esistenti precedentemente. Rinascita non ha accettato questa soluzione procedurale e ha ritirato il proprio esponente dal direttivo provvisorio.

8) Il nuovo soggetto politico nasce con l’intento di traghettare l’esperienza di Senso Comune nel PD o in un’altra organizzazione già esistente della sinistra?

No, è una cazzata

9) Che fine fanno i gruppi locali di Senso Comune?

Laddove è possibile e laddove ce ne sia la volontà, i gruppi locali di Senso Comune saranno attivi nel promuovere o nel partecipare alla fase costituente del nuovo soggetto politico. Diversi responsabili o esponenti locali di SC sono stati individuati, del resto, come responsabili provinciali del soggetto politico in formazione. Per quanto riguarda l’iniziativa culturale, i gruppi locali sono invitati a proseguirla così come fatto in questi 2 anni.

10) Che fine farà il patrimonio di produzione politica accumulato da SC in questi due anni?

Nel nuovo soggetto politico l’elaborazione di SC ed i materiali prodotti avranno piena cittadinanza, e saranno presi in toto a ispirazione per la nostra azione direttamente politica nell’eventuale soggetto politico. Ad esempio, il libretto amaranto per il lavoro nuovo, da poco pubblicato, è già stato posto alla base della campagna congiunta per il lavoro di cittadinanza.

11) Quali sono gli obiettivi del nascente soggetto politico?

Prendere il potere

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