“Il ritorno della politica” è il nome che le associazioni Senso Comune e Patria e Costituzione hanno voluto dare alla loro scuola estiva, che si terrà a Frattocchie (Roma) i giorni 6 e 7 settembre del 2019. Il giorno successivo, 8 settembre, un’assemblea plenaria che si riunirà a Roma darà il via al processo costituente del soggetto politico messo in campo dalle due associazioni.
Urge inversione di tendenza
Perché questo ritorno della politica? Perché nel corso degli ultimi trent’anni la politica è stata eclissata dallo strapotere delle tecnocrazie. All’ombra del “ce lo chiede l’Europa”, parola d’ordine di per sé spoliticizzata, si è assistito allo svuotamento degli organismi democratici a tutti i livelli e delle istanze di emancipazione sociale dei ceti popolari.
Urge una netta inversione di tendenza, anche perché altrimenti in questo vuoto di politica si inserisce la destra nazionalista e liberista, che fa del binomio tra flat tax e repressione dei movimenti sociali il proprio tratto distintivo.
Tornare alla politica vuol dire molte cose. Una delle principali è la necessità di tornare a formare classi dirigenti all’altezza delle sfide nuove ed al contempo autonome dai centri di potere tradizionali.
L’oligarchia è già dotata di meccanismi propri di formazione delle classi dirigenti: grandi corporazioni e banche, televisioni pubbliche e private, partiti patrimonialisti. I soggetti politici che intendono rappresentare i bisogni più profondi delle classi subalterne sono chiamati a uno sforzo ingente di formazione dei propri quadri dirigenti e di ri-politicizzazione delle istanze che provengono dal basso della società.
Teoria e pratica
Alla scuola estiva parteciperanno politici come Manuel Bompard, numero 2 della France Insoumise e neo-eletto parlamentare europeo, Íñigo Errejón, fondatore di Podemos e ora portavoce di Más Madrid. Ci saranno Fabrizio Barca, politologi come Carlo Galli e Geminello Preterossi, esperti di media alternativi, economisti e attivisti sociali.
Formazione teorica e pratica si affiancheranno nella due giorni alle Frattocchie. Un luogo evocativo non tanto per rimettere in pista un progetto nostalgico, ma per richiamare il meglio della tradizione del movimento operaio italiano, che seppe formare una classe dirigente rinnovata proprio a partire dalla sintonia profonda con i bisogni del popolo italiano.